venerdì 21 dicembre 2007

Cara Monica, la Margherita ha contribuito convintamente alla nascita del PD... anche con il pluralismo delle candidature...






Cara Monica (n.d.r.: Bortolotti, giornalista de "La Provincia"),

intanto grazie per aver citato il mio blog sul Tuo giornale.
In merito al pezzo che hai scritto oggi, ti assicuro che non corrisponde alla realtà dei fatti sostenere che forse gli ex DL (Margherita) pagano " lo scotto di non aver affrontato al loro interno la questione del nuovo partito fino in fondo, non con la stessa dolorosa schiettezza con la quale i DS sono andati al loro ultimo congresso, riununciando a coloro che nel PD non ci credevano fino in fondo".
In realtà la Margherita, sia a livello nazionale che locale, ha deciso di costruire il nuovo partito, senza riserve e pregiudizi, con un percorso lucido e determinato, con una discussione che ha guardato in avanti.
Ha concepito il PD come partito dove il pluralismo di opinioni, di culture e storie politiche diverse, fosse la ricchezza e il patrimonio vero da riconoscere e valorizzare sempre.
Interpretando così il nuovo Partito, per "amor di pluralismo" (ossia di democrazia, come dice Ivan Fassin), Letta e Bindi si sono generosamente candidati, pur sapendo di perdere...
E dato che parli dei DS, cara Monica, loro che scelta hanno fatto?

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