Fine mese, chiusura del blog.
Avevo annunciato questa decisione nei giorni scorsi.
Si sono chiusi i lavori della Commissione Statuto Nazionale e ho voluto, tramite il blog, darne ampiamente conto.
Nel contempo ho svolto e registrato commenti sull'attività del PD nazionale, regionale e locale.
Oggi abbiamo il sito del PD di Sondrio e questo, anche per me, costituirà uno strumento in più di confronto e discussione.
Un grazie a tutti.
In particolare, ad Irene Bertoletti che mi ha sempre dato un aiuto prezioso, vorrei rivolgere un tributo di affettuosa e sincera gratitudine.
Arrivederci presto.
Ezio Trabucchi
venerdì 29 febbraio 2008
La chiusura del Blog
Pubblicato da Ezio Trabucchi alle 16:02 4 commenti
Coordinamento Provinciale sulle candidature: obiettivo indecoroso
Avremo forse ancora modo di parlarne nel Coordinamento Provinciale. L'ultima riunione di lunedì scorso ha avuto lo svolgimento che conosciamo per una serie di motivi che trovano conferma nelle email che ricevo. L'esecutivo, convocato solo un'ora prima della riunione del Coordinamento fissata peraltro l'ultima sera utile, è stato impossibilitato a presentare una proposta approfondita non solo sui criteri ma anche sui candidati. Insomma soprattutto la discussione sulle candidature andava preceduta, mediata dal Coordinatore e dall'esecutivo per evitare toni, polemiche e dietrologie (e ora tarda). In ogni caso è stato evidente il principale obiettivo, del tutto indecoroso, della riunione. Mi dispiace per un amico come Giorgio Visini, considerato da qualcuno come un "grimaldello" e poi lasciato andare alla deriva... non replicherò sulla stampa in questa fase ma a tutti i partecipanti alla riunione di lunedì dico che ciscuna candidatura inserita nella "rosa dei nomi" è espressione legittima del Coordinamento e non, come è stato scritto, " a dispetto del Coordinamento"...
Pubblicato da Ezio Trabucchi alle 12:00 1 commenti
giovedì 28 febbraio 2008
PD e radicali, cattolici e laici
Provengo dalla cultura politica del cattolicesimo democratico e so che l'aggettivo "cattolico" è un aggettivo "apolitico". Intendo dire che i cattolici impegnati in politica devono contribuire a costruire un progetto politico in uno Stato laico e non confessionale. Un cattolico vota un partito per il progetto politico che propone, non per il richiamo ad una dimensione religiosa o di fede.
Ho letto poi i dati del sondaggio Coesis Research effettuato su un campione selezionato di 505 soggetti rappresentativi dei cattolici italiani e pubblicato nel numero di oggi del diffuso settimanale "Famiglia Cristiana".
Alla domanda se si ritiene che un cattolico possa votare uno schieramento comprendente anche il Partito Radicale il 40% degli interpellati ha risposto positivamente, il 25% non ha espresso giudizio, il 35% si è detto contrario.
Ma la ciliegina arriva con il quesito su quali dovrebbero essere le priorità da affrontare nei primi cento giorni della nuova compagine governativa. Solo il 7% ha pensato alla revisione della legge 194 sull’aborto e il 5% ad una nuova legge maggiormente severa sulla droga. Il 3% si è addirittura spinto a ipotizzare una legge sulle coppie di fatto (Dico).
Su una graduatoria di quattordici temi, il più gettonato (75%) è risultato l’aumento dei salari, seguito (50%) dalla riduzione del numero dei parlamentari e (44%) dalla riduzione delle tasse alle famiglie con figli.
Dicono qualcosa o no queste percentuali? A me si.
Pubblicato da Ezio Trabucchi alle 17:42 0 commenti
La guerra dei numeri: scenari post elettorali incerti
Come ogni campagna elettorale che si rispetti, cominciano a piovere pietre sulla validità dei sondaggi.La guerra dei numeri vede coinvolti nelle ultime ore i risultati stimati da Diamanti e Biorcio da una parte (pubblicati da Repubblica pochi giorni fa) e quelli di Euromedia dall’altra (resi pubblici da Rete4 subito dopo). Secondo Berlusconi le uniche stime che possono avere valore sono ovviamente le ultime, che descrivono una situazione in cui il vantaggio del suo partito e della mini-coalizione appare di 2 o 3 punti più elevato di quanto ipotizzato dai due professori universitari.Ma c’è un problema per l’uomo di Arcore, che ha evitato sapientemente di sottolineare.
Ed è che con questo margine e con una distribuzione dei voti sul territorio nazionale relativamente simile a quanto è accaduto nel 2006, lo scenario più plausibile della composizione del Senato si avvicina pericolosamente alla situazione verificatasi nelle ultime elezioni. Per essere chiari: un distacco di 7-8 punti nella “Camera alta” non permette alla formazione vincitrice di ottenere una maggioranza solida di senatori.Vediamo più in dettaglio ciò che potrebbe accadere: la coalizione guidata da Berlusconi potrebbe vincere (con un certo margine di sicurezza) in Lombardia, Veneto, Friuli, Puglia, Campania, Sicilia e - probabilmente - Piemonte, Sardegna e Lazio. Vincerebbe viceversa l’accoppiata Pd-Di Pietro in Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Trentino, Basilicata e - probabilmente - Marche, Abruzzo e Calabria. Mentre in Molise la situazione è in parità “obbligatoria”, viste le regole elettorali di quella Regione, l’unico territorio con risultato incerto sarebbe la Liguria, dove noi siamo in leggero vantaggio. Ora, con una situazione simile, il numero dei seggi senatoriali conquistabili da Berlusconi è di circa 151, contro i 149 delle liste di opposizione (Veltroni+Bertinotti+Casini ). Ipotizzando la vittoria del Pd-Di Pietro in Liguria, si arriverebbe ad un sostanziale pareggio. Senza contare ovviamente la Val d’Aosta, tradizionalmente associata al centrosinistra, i senatori esteri (forse oggi più vicini al centrodestra) e i consueti senatori a vita, di cui dovrebbe godere maggiormente il centrosinistra. Come è ben chiaro, il monito del leader del Pdl nei confronti degli elettori del centro di Udc e Rosa Bianca non è del tutto campato in aria. È probabilmente vero che un voto a favore di Casini e Tabacci diviene una sorta di opzione in favore di Veltroni, sottraendo quel quantitativo di voti che permetterebbe allo schieramento di centrodestra di vincere qualche Regione in più e di aumentare la propria dote di senatori, attualmente insufficiente per permettere una governabilità bicamerale. È il consueto problema di questa legge elettorale che non riesce a garantire maggioranze solide nei due rami del Parlamento, a meno di conquistare la quasi totalità delle Regioni. Cosa francamente quasi impossibile. Si prospettano quindi scenari post elettorali non facili. Si vedrà.
Pubblicato da Ezio Trabucchi alle 17:40 0 commenti
lunedì 25 febbraio 2008
Questa sera importante riunione del Coordinamento Provinciale
Convocazione del Coordinamento Provinciale e dei Coordinamenti dei Circoli Mandamentali del PD questa sera, lunedì 25 Febbraio alle ore 20:45, presso la sede di Via Parolo a Sondrio.
All'ordine del giorno l'individuzione di una "rosa di nomi" espressa dal PD di Sondrio per le candidature alle elezioni politiche.
Pubblicato da Ezio Trabucchi alle 16:53 3 commenti
giovedì 21 febbraio 2008
Domani sera, venerdì 22 febbraio, Fassino a Sondrio
Incontro pubblico organizzato dal Partito Democratico della Provincia di Sondrio con il Segretario regionale Maurizio MARTINA e Piero FASSINO che verranno intervistati da Pierluigi COMERIO, Vicedirettore del quotidiano "la Provincia di Sondrio".
VENERDÌ 22 FEBBRAIO 2008 ore 21.00 Auditorium TORELLI a SONDRIO
Pubblicato da Ezio Trabucchi alle 20:12 0 commenti
Così a Sondrio: senso di responsabilità e primato dell'unità. Riconosciute le ragioni della nostra azione
Nell'ultima riunione del Coordinamento Provinciale ho apprezzato in diversi punti la relazione di Costanzo. Ha riconosciuto lealmente le ragioni della nostra iniziativa in merito alle primarie, ha fatto propria la proposta di integrare l'ufficio organizzativo, ha evidenziato alcuni profili politici sui quali avevamo richiamato maggiore attenzione. Ha chiarito alcune sue valutazioni.
Importante è stato anche il ruolo della Segreteria Regionale nel sottolineare l'esigenza e la virtù della collegialità nella gestione del partito.
Condiviso dunque l'appello all'unità, nel rispetto del pluralismo di opinioni.
Così è e dovrà essere sempre più il PD anche a Sondrio.
Pubblicato da Ezio Trabucchi alle 19:40 0 commenti