Avremo forse ancora modo di parlarne nel Coordinamento Provinciale. L'ultima riunione di lunedì scorso ha avuto lo svolgimento che conosciamo per una serie di motivi che trovano conferma nelle email che ricevo. L'esecutivo, convocato solo un'ora prima della riunione del Coordinamento fissata peraltro l'ultima sera utile, è stato impossibilitato a presentare una proposta approfondita non solo sui criteri ma anche sui candidati. Insomma soprattutto la discussione sulle candidature andava preceduta, mediata dal Coordinatore e dall'esecutivo per evitare toni, polemiche e dietrologie (e ora tarda). In ogni caso è stato evidente il principale obiettivo, del tutto indecoroso, della riunione. Mi dispiace per un amico come Giorgio Visini, considerato da qualcuno come un "grimaldello" e poi lasciato andare alla deriva... non replicherò sulla stampa in questa fase ma a tutti i partecipanti alla riunione di lunedì dico che ciscuna candidatura inserita nella "rosa dei nomi" è espressione legittima del Coordinamento e non, come è stato scritto, " a dispetto del Coordinamento"...
1 commento:
Condivido il giudizio negativo sulla riunione. Tutto quello che si poteva fare per renderla "odiosa" e negativa dal punto di vista dei rapporti umani all'interno del Coordinamento è stato fatto. Niente ci è stato risparmiato... Qualcuno dovrebbe riflettere sulle proprie capacità gestionali, ma sicuramente ci sarà modo di riparlarne, spero con maggiore lucidità e pacatezza, pur con la massima severità. Sono state spese parole dure come pietre, mettendo in discussione il percorso di una persona che si è spesa anche nei momenti più difficili e complessi, quando altri hanno preferito "stare alla finestra" a guardare. Si è insinuato addirittura il dubbio di "inciuci" extra-provinciali, quando l'unico meccanismo che è scattato (e chi ha insinuato queste nefandezze lo sa bene) è il riconoscimento del ruolo che Enrico Dioli svolge ed ha svolto sia a livello regionale che nazionale e che altri, purtroppo, non hanno ancora conseguito. Mi spiace dover constatare, per l'ennesima volta nella mia esperienza personale, che siamo una terra di mediocri che impongono la propria inadeguatezza come unico metro di giudizio nei confronti degli altri. Per me è questa la nostra "maledizione"; questo è uno dei motivi per cui la provincia, in quasi tutti i settori della sua realtà, si trova nell'impasse attuale.
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