Ho ricevuto, come altri, il pezzo di Giovanni Bettini, che riporto integralmente di seguito.
Mi ha fatto pensare e fumare un sigaro.
Mi ha fatto pensare e fumare un sigaro.
Con la consueta finezza dialettica, mista ad una buona dose di sano sarcasmo (che a me non dispiace proprio), Bettini pone questioni serie.
Anche il sottoscritto ha partecipato all'incontro di ieri a Sondrio con il Segretario Regionale PD Martina, incontro che peraltro, con altri componenti del Coordinamento provinciale (Colamartino Maria Greca, Dioli e Tognetti), avevo chiesto nei giorni scorsi.
Martina conosce la situazione di Sondrio, gli è noto altresì che la candidatura di Molteni non è la candidatura del PD e sa in quale contesto è scaturita.
Ha condiviso molte preoccupazioni ed aspettative che, assieme ad altri amici, si cerca di sottolineare da tempo all'interno del PD provinciale.
Ha invitato il Coordinatore Costanzo a presentare una proposta e un percorso per le elezioni di Sondrio che tenga in considerazione il ruolo autorevole che deve assumere il PD.
Mi auguro, e credo che sia venuto da parte nostra un contributo significativo in questa direzione, che il prossimo 8 gennaio (riunione del Coordinamento Provinciale) si possa decidere affinchè, per dirla alla Bettini, il PD locale non si adegui "con mansueto tono minore alla sua apoliticità, senza disturbare con primarie la candidatura che spicca".
Il tutto con piedi saldi a terra, un pò di lucidità politica, un tantino di coraggio e almeno un briciolo di innovazione.
Ci vediamo l'OTTO.
Auguri al PD per il Post-Epifania.
E’ numerosa la tifoseria per un PD liberato dai personaggismi e dalle manovrine sotto traccia. Come pure sono numerosi coloro che sapevano – grazie al cip e ciop degli addetti ai lavori - dell’incontro “segreto” di ieri con il Segretario Regionale, ristretto ai contendenti e a pochi soggetti selezionati secondo loro anime politiche, improntate a saggezza anche se non vergini, ex-ricoprenti il settore perbene dell’arco costituzionale . Numerosissimi sono coloro che sperano nell’esito dell’incontro, cioè che abbia messo buoni cerotti sulle crepe, in modo che siapiù liscio possibile l’incontro plenario dell’8 gennaio. Che, insomma, il personaggio di grado più elevato abbia risolto la contesa tra i personaggi del livello appena sottostante; in coerenza con lo stile sapiente del centralismo partitocratrico.
A Martina si sarà spiegato il motivo per cui negli ultimi due anni per DS e Margherita la questione politica di Sondrio era fuori dall’agenda. Perché c’era Sondrio Democratica, che bastava. Martina si sarà chiesto come mai le due democraticità, di Sondrio e del neo-partito, si usmano poco, e anche questo sarà stato spiegato. Poi avranno spiegato, finalmente con coraggio, dopo tanti tabù, il caso Molteni: il sindaco che per due tornate elettorali aveva brillantemente ravvivato Sondrio, il suo capriccetto post-elezioni nazionali; la sua disponibilità a candidarsi mediante una doppietta di esternazioni: la prima improntata a spirito di sacrificio: “se proprio è necessario”; la seconda con plebiscitaria certezza, “la gente mi vuole!”. Gli avranno anche spiegato, ed è vero, che Molteni piace ancora tantissimo, per una dote naturale che sovrasta qualsiasi macchia di appartenenza o fede a partiti, nemmeno al pd; che Molteni si candida come attrattore di tutti coloro che vogliono bene a Sondrio, contando sul fatto che agli avversari resterebbero solo quelli che odiano la città. Non so se a Martina hanno spiegato che dell’ inesorabile successo di Molteni erano da tempo fermamente certi alcuni autorevoli DS ora aderenti al PD. Questi, nella fase costituente del PD, si sono fatti carico della strana indifferenza dei dirigenti DS e Margherita verso il problema Sondrio. E intelligentemente hanno sospinto la candidatura di Molteni, al di sopra delle formazioni politiche. Sussurrandola e adescando – con strategica intelligenza operativa – fuori dal recinto del centro-sinistra, con opinion leaders significativi per la loro influenza sul popolo. A qualcuno che su quei fronti voleva candidarsi gli allenatori di Molteni hanno spiegato che Molteni è per tutti ( roba da fare invidia anche a Dioli, teorizzatore di necessarie incursioni nel centrodestra in nome di convergenze parallele). Non so se è stato fatto un profilo di Schena, i cui atout rilevanti potrebbero pure essere presi in considerazione. Ma, se si è rimasti a Molteni, Martina deve essersi detto che Molteni e i suoi allenatori sono geniali, sanno come alzare le vele del consenso negli odierni venti politici; che ce ne vorrebbe di gente così anche a livello nazionale e a Milano! E avrà detto al PD locale di votare Molteni, adeguandosi con mansueto tono minore alla sua apoliticità, senza disturbare con primarie la candidatura che spicca. l’importante è vincere. Le primarie si motiverebbero caso mai per un confronto di coalizione fra Molteni e Schena e ancor di più se si individuassero altre candidature alternative a queste, da porre in primarie. Ma “bando alle schizzinosità - sembra dire la realpolitik - L’eleganza e la finezza teorico-politica del percorso vanno in secondo piano”. Giovanni Bettini
Anche il sottoscritto ha partecipato all'incontro di ieri a Sondrio con il Segretario Regionale PD Martina, incontro che peraltro, con altri componenti del Coordinamento provinciale (Colamartino Maria Greca, Dioli e Tognetti), avevo chiesto nei giorni scorsi.
Martina conosce la situazione di Sondrio, gli è noto altresì che la candidatura di Molteni non è la candidatura del PD e sa in quale contesto è scaturita.
Ha condiviso molte preoccupazioni ed aspettative che, assieme ad altri amici, si cerca di sottolineare da tempo all'interno del PD provinciale.
Ha invitato il Coordinatore Costanzo a presentare una proposta e un percorso per le elezioni di Sondrio che tenga in considerazione il ruolo autorevole che deve assumere il PD.
Mi auguro, e credo che sia venuto da parte nostra un contributo significativo in questa direzione, che il prossimo 8 gennaio (riunione del Coordinamento Provinciale) si possa decidere affinchè, per dirla alla Bettini, il PD locale non si adegui "con mansueto tono minore alla sua apoliticità, senza disturbare con primarie la candidatura che spicca".
Il tutto con piedi saldi a terra, un pò di lucidità politica, un tantino di coraggio e almeno un briciolo di innovazione.
Ci vediamo l'OTTO.
Auguri al PD per il Post-Epifania.
E’ numerosa la tifoseria per un PD liberato dai personaggismi e dalle manovrine sotto traccia. Come pure sono numerosi coloro che sapevano – grazie al cip e ciop degli addetti ai lavori - dell’incontro “segreto” di ieri con il Segretario Regionale, ristretto ai contendenti e a pochi soggetti selezionati secondo loro anime politiche, improntate a saggezza anche se non vergini, ex-ricoprenti il settore perbene dell’arco costituzionale . Numerosissimi sono coloro che sperano nell’esito dell’incontro, cioè che abbia messo buoni cerotti sulle crepe, in modo che siapiù liscio possibile l’incontro plenario dell’8 gennaio. Che, insomma, il personaggio di grado più elevato abbia risolto la contesa tra i personaggi del livello appena sottostante; in coerenza con lo stile sapiente del centralismo partitocratrico.
A Martina si sarà spiegato il motivo per cui negli ultimi due anni per DS e Margherita la questione politica di Sondrio era fuori dall’agenda. Perché c’era Sondrio Democratica, che bastava. Martina si sarà chiesto come mai le due democraticità, di Sondrio e del neo-partito, si usmano poco, e anche questo sarà stato spiegato. Poi avranno spiegato, finalmente con coraggio, dopo tanti tabù, il caso Molteni: il sindaco che per due tornate elettorali aveva brillantemente ravvivato Sondrio, il suo capriccetto post-elezioni nazionali; la sua disponibilità a candidarsi mediante una doppietta di esternazioni: la prima improntata a spirito di sacrificio: “se proprio è necessario”; la seconda con plebiscitaria certezza, “la gente mi vuole!”. Gli avranno anche spiegato, ed è vero, che Molteni piace ancora tantissimo, per una dote naturale che sovrasta qualsiasi macchia di appartenenza o fede a partiti, nemmeno al pd; che Molteni si candida come attrattore di tutti coloro che vogliono bene a Sondrio, contando sul fatto che agli avversari resterebbero solo quelli che odiano la città. Non so se a Martina hanno spiegato che dell’ inesorabile successo di Molteni erano da tempo fermamente certi alcuni autorevoli DS ora aderenti al PD. Questi, nella fase costituente del PD, si sono fatti carico della strana indifferenza dei dirigenti DS e Margherita verso il problema Sondrio. E intelligentemente hanno sospinto la candidatura di Molteni, al di sopra delle formazioni politiche. Sussurrandola e adescando – con strategica intelligenza operativa – fuori dal recinto del centro-sinistra, con opinion leaders significativi per la loro influenza sul popolo. A qualcuno che su quei fronti voleva candidarsi gli allenatori di Molteni hanno spiegato che Molteni è per tutti ( roba da fare invidia anche a Dioli, teorizzatore di necessarie incursioni nel centrodestra in nome di convergenze parallele). Non so se è stato fatto un profilo di Schena, i cui atout rilevanti potrebbero pure essere presi in considerazione. Ma, se si è rimasti a Molteni, Martina deve essersi detto che Molteni e i suoi allenatori sono geniali, sanno come alzare le vele del consenso negli odierni venti politici; che ce ne vorrebbe di gente così anche a livello nazionale e a Milano! E avrà detto al PD locale di votare Molteni, adeguandosi con mansueto tono minore alla sua apoliticità, senza disturbare con primarie la candidatura che spicca. l’importante è vincere. Le primarie si motiverebbero caso mai per un confronto di coalizione fra Molteni e Schena e ancor di più se si individuassero altre candidature alternative a queste, da porre in primarie. Ma “bando alle schizzinosità - sembra dire la realpolitik - L’eleganza e la finezza teorico-politica del percorso vanno in secondo piano”. Giovanni Bettini
2 commenti:
Ezio, condividiamo pienamente quanto stai sostenendo circa il Partito Democratico e ti ringraziamo per il blog.
Alcuni Democratici di Morbegno
Ho ricevuto anch'io la mail di Giovanni Bettini.
A molti di voi come ad Ezio ho mandato una risposta che ritengo utile venga pubblicata.
Buon lavoro.
Angelo COSTANZO
Caro Giovanni,
ti ringrazio per il tuo puntuale e come sempre pungente contributo.
Lo considero uno stimolo al dibattito.
Voglio comunicarti che la riunione di ieri non era "segreta" nemmeno
"carbonara" era semplicemnete una riunione.
Una riunione in cui il Segretario Regionale, assieme al responsabile degli
enti locali del PD Lombardo hanno voluto capire direttamente la situazione
di Sondrio anche in vista del delicato appuntamento elettorale, cosi come
hanno fatto a Brescia.
Non ho ritenuto di anticipare la riunione con il Segretario Regionale con
comunicazioni ufficiali per evitare che questo appuntamento fosse caricato
d'enfasi e aspettative magari anche sulla stampa come gia avvenuto in
precedenza per altri incontri locali del PD.
Cio si sarebbe prestato a strumentalizzazioni, polemiche che ritengo vadano
evitate.
Ve ne sono gia troppe!
Credo che un dirigente deve avere la responsabilita di non alimentare
polemiche e lavorare per costruire un radicamento provinciale del PD.
Questa e la strada che sto percorrendo assieme ad altri.
Per chiarezza di tutti alla riunione hanno preso parte alcuni esponenti
delle liste che hanno concorso alla nascita del PD:
Maria Laura Bronda, Riccardo Marchini, Roberto Marchini, Renato Lupoli,
Enrico Dioli, Ezio Trabucchi, Giovanni Curti ed io.
Come vedi nulla di segreto o strategia concordate tra pochi intimi.
Nulla si e deciso.
Abbiamo affrontato con lealta e franchezza le difficolta di una fase di
costituzione del PD.
Una fase di transizione, difficile in cui servono meno polemiche e molto
lavoro, come quello che ha portato in queste settimane all'informatizzazione
della banca dati dei votanti delle primarie.
Personalmente ritengo che la discussione su cosa dovra fare il PD a Sondrio
deve uscire dalla valutazione esclusiva del comitato provinciale e far
partecipare anche coloro che il 14 ottobre a Sondrio hanno fatto nascere il
PD.
Questo e quello che ho proposto ieri assieme ad altre valutazioni che
saranno oggetto della riunione del comitato provinciale gia convocata per
l'8 gennaio.
Il primo passaggio e stato quello di allargare la partecipazione della
riunione dell'8 c.m. ai consiglieri comunali che in questi anni hanno
svolto un ruolo importante all'interno del Comune e che si riconoscono nel
PD.
Il passaggio successivo credo che dovra essere quello di coinvolgere, nel
minore tempo, possibile quanti vorranno contribuire alla predisposizione
delle linee programmatiche del PD per il rilancio della citta magari
costituendo gruppi di lavoro tematici.
Penso a coloro che pubblicamente hanno manifestato la voglie di esserci e
dare il loro contributo, ma anche a chi non ha scelto i giornali per
esprimere le proprie considerazioni ma ha manifestato comunque la volonta
d'essere della partita.
Molti discutono di primarie ma pochi discutono di quali linea politica
tenere per vincere e potere tornare ad un buon Governo della citta e su
quali punti programmatici puntare per il rilancio del ruolo della citta
capoluogo.
Anche di questo bisogna discutere coinvolgendo tutti coloro che vogliono
dare il loro contributo uscendo dalle polemiche che rischiano d'allontanare
quanti in questo progetto hanno messo entusiamo e impegno.
Stiamo predisponendo il sito del PD della provincia di Sondrio non solo per
raccogliere documenti e materiale ma anche come strumento per fare
partecipare alla dicussione e alla vita del partito gli elettori delle
primarie e non solo.
Vi sara un forum decicato esclusivamente alle elezioni Amministrative di
Sondrio.
Se non ci saranno intoppi il tutto sara pronto per giovedi 10 gennaio.
Dei contenuti della tua mail avremo tempo e modo di discutere anche con
gli altri che vorranno partecipare a portare il loro contributo nelle
riunioni che dopo martedi 8 organizzeremo come PD.
Colgo l'occasione per comunicare a te e a quanti leggono questa mail che tra
il 26 e il 27 dovremmo costituire i Circoli del Partito Democratico.
E' un momento importante che non va sottovalutato. Da qui inizieremo a
radicare il PD nel territorio.
Servira lavorare molto e per questo l'unica decisione presa ieri e di natura
organizzativa d'affiancare al Segretario Organizzativo Giovanni Curti altre
due persone che possano aiutarlo nell'attivita che deve precedere
l'appuntamento della nascita dei circoli e del radicamento del partito.
Come coordinatori provinciali del PD assieme al Segretario Regionale abbiamo
predisposto un regolamento quadro per la loro costituzione che vi allego.
Ritengo opportuno in premessa della riunione del Comitato Provinciale di
Martedi affrontare anche questo tema visto i tempi ristretti.
Cordiali saluti.
A presto.
Angelo Costanzo
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