In data 22 dicembre 2007, abbiamo ricevuto e pubblicato una nota di 9 dirigenti della CISL di Sondrio (Dal Molin Loris, Bordoni Mario, Spini Giovanni, Fassin Ivan, Miotti Massimo, Manini Danilo, Quattrini Cristiano, Fedele Michele, Moraschinelli Luca), indirizzata anche alla stampa locale.
Si trattava di un contributo importante alla discussione in merito alle primarie del PD per le elezioni amministrative di Sondrio.
Uno dei firmatari della nota predetta, Loris Dal Molin, ha inviato la lettera, che riportiamo, al quotidiano "La Provincia di Sondrio", a commento dell'articolo apparso sul giornale.
Al quotidiano “LA PROVINCIA"
A PROPOSITO DI PRIMARIE A SONDRIO
Sulla vostra stampa del 23 u.s. È apparso un articolo ”Trabucchi non è la Margherita” in cui si richiamava un documento sottoscritto da “alcuni sindacalisti della Cisl”.
L'articolo a mio vedere ha velatamente e spero non volutamente permesso di travisare il senso dell'iniziativa.
La stessa è stata infatti “collocata dentro” una logica di diatriba tra alcuni esponenti politici e per di più permettendo l'impressione di essere al servizio di alcuni di essi, oltre a poter essere letta come iniziativa “targata CISL”.
Voglio specificare qui che NULLA di TUTTO CIO' è attribuibile ai firmatari, ed è quindi necessario da subito sgombrare l'equivoco che rischia se non chiarito di prestare il fianco a cattive interpretazioni se non a strumentalizzazioni.
Or bene, si è trattata di una iniziativa (la nostra) a titolo ESCLUSIVAMENTE PERSONALE e non a titolo DELL'ORGANIZZAZIONE.
Tant'è che nel documento non si trattano temi sindacali, nè si richiama l'organizzazione stessa, tantomeno lo si sottoscrive a nome delle rispettive rappresentanze.
Lo stesso non è stato arricchito da altri firmatari per motivi semplicemente logistici, di messa in stampa per tempo, non potendo alla vigilia delle feste “andare in piazza“ a raccogliere altre firme, sicuramente raccoglibili “trasversalmente”.
Non trattasi quindi di caduta di autonomia da parte dei firmatari, ma di simbolica volontà di patecipazione ad un processo che dovrebbe a mio vedere coinvolgere la cittadinanza; non a caso i firmatari sono in gran parte sondraschi o gravitanti sul capoluogo e SI SONO ESPRESSI IN QUANTO TALI.
Non si tratta di caduta di autonomia quindi, come rischia di emergere dalla lettura sommaria dell'articolo rispetto al documento integrale, la Cisl in quanto tale se vorrà dire la sua in merito lo farebbe o tramite i propri organismi o tramite i propri DIRIGENTI firmandosi in quanto tali.
Autonomia, per me, non significa stare agnosticamente alla finestra “a guardare la gente che passa”, bensì patecipare alla politica senza mischiare i ruoli rispettivi e senza logiche di suddittanza o obbedienza ad esterni l'organizzaione, ma neanche secondo una concezione un po' “bigotta” della stessa che vedrebbe come “peccaminosa” una partecipazione anche solo personale dei sindacalisti alla politica, per altro altri dirigenti sono già opportunamente intervenuti nei dibattiti inerenti la politica, non solo del capoluogo.
Sperando quindi di avere voce nello spiegare l'equivoco involontariamente creatosi e che se non chiarito rischia di lasciar vedere per forza “la volpe nel pollaio”, resta il problema principe come riportato nel documento: ”come ridare dignità alla politica e voce e partecipazione ai cittadini di Sondrio se non attraverso le primarie” strumento principe per una nuova partecipazione atta ad evitare che la politica resti di proprietà dei soliti professionisti della stessa.
Dal Molin Loris
venerdì 4 gennaio 2008
Loris Dal Molin: "A proposito di primarie a Sondrio..."
Pubblicato da Ezio Trabucchi alle 10:52
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